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Perucca, Eligio, fisico, docente (1890-1965)

Eligio Perucca (Potenza, 28.03.1890 – Roma, 05.01.1965)

Laureato a Pisa nel 1910 in Fisica e poi alla Scuola Normale Superiore di Pisa. L’anno seguente alla laurea diventa assistente del prof. Naccari all’Istituto di Fisica dell’Università di Torino.

Nel 1922 succede come professore straordinario al prof. Majorana alla cattedra di Fisica sperimentale alla Scuola di Ingegneria di Torino. Dal 1926 è professore ordinario e mantiene la cattedra dell’insegnamento fino al 1960.

Nel 1911 Perucca inizia gli studi sullo stato di polarizzazione della luce e nel 1913 costruisce un analizzatore di elettricità a penombra, noto come Bilamina di Bravais-Perucca. Nel 1919 pubblica un articolo sulla rivista Il Nuovo Cimento in cui descrive per la prima volta l’induzione di attività ottica da parte di cristalli di clorato di sodio fatti crescere in una soluzione otticamente inattiva di un colorante triarilmetanico blu. L’attività ottica consiste nella capacità di alcuni composti chimici, dovuta all’asimmetria della loro struttura tridimensionale, di provocare una rotazione nel piano della luce polarizzata. Questo fenomeno, denominato assorbimento enantioselettivo, è stato confermato sperimentalmente solo negli anni Settanta, senza che ne venisse riconosciuto il merito a Perucca.

Si applica in seguito allo studio dell’effetto Volta, di cui riesce a misurare il valore relativo a molte coppie di metalli. Riesce a correlare l’effetto Volta con l’effetto Peltier, ponendo così in relazione l’effetto fotoelettrico con l’effetto termoelettronico e nel 1928 scopre che la teoria di Fermi degli elettroni liberi nei metalli ne fornisce un’esauriente spiegazione. Al 1930 risale la sua scoperta dell’effetto fotoelettrico di contatto o dello stato di sbarramento e la costruzione di un nuovo tipo di elettrometro, conosciuto come Elettrometro di Perucca.

Nel 1946-47 è preside della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, dal 1947 al 1955 ne è Rettore. In questi anni si dedica con grande impegno alla ricostruzione del Politecnico, distrutto totalmente nella sede di via dell’Ospedale, durante un bombardamento nel 1942. Nel 1959 cura personalmente il trasferimento del Laboratorio di Fisica, dal Castello del Valentino, alla nuova sede di corso Duca degli Abruzzi.

Socio Nazionale e socio Segretario dell’Accademia delle Scienze di Torino ne è presidente nel triennio dal 1957, è vice presidente dell’Accademia dei Lincei e rappresentante per l’Italia dell’Unione di Fisica Pura e Applicata. Membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche e presidente del Comitato per la Fisica e la Matematica. Riceve la Medaglia d’oro di Benemerito della Scuola, della Cultura dell’Arte.

Attività/mestiere/professione

Qualifica:
Rettore del Politecnico di Torino
Date:
1947 - 1955
docente
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