Collezioni ScientificheBorati
Classe costituita da circa un centinaio di minerali con colore ed aspetto spesso molto differenti tra loro. Il gruppo, un tempo collocato nella classe dei carbonati, sulla base di nuove osservazioni strutturali è stato posto in una categoria a sé stante. È stato infatti rilevato che solo in un certo numero di specie di borati il boro, in analogia con il carbonio dei carbonati, forma poliedri di coordinazione planari in cui si lega a tre atomi di ossigeno secondo i vertici di un triangolo equilatero, mentre in altre specie coordina quattro atomi di ossigeno posti ai vertici di un tetraedro, in stretta analogia con i silicati. La classificazione cristallochimica si basa, di conseguenza, sui differenti gradi di concatenamento dei poliedri di coordinazione triangolari o di quelli tetraedrici e si distinguono, secondo una terminologia affine a quella dei silicati, in nesoborati, soroborati, inoborati, filloborati e tectoborati.
I borati, prevalentemente di origine sedimentaria, costituiscono spesso i prodotti finali dell’evaporazione di bacini chiusi e di laghi boraciferi, ma si possono formare (seppure più raramente) anche negli ultimi stadi della cristallizzazione frazionata di un magma, nelle fasi pegmatitica e pneumatolitica. Alcuni borati si generano inoltre in ambiente effusivo secondario per sublimazione da fumarole o per precipitazione da acque geotermali. Alcune specie mineralogiche rivestono interesse industriale per l’estrazione del boro: tra queste il borace, la kernite, l’ulexite e la colemanite. Prevalentemente di interesse scientifico e collezionistico sono invece la sassolite, la tincalconite, la ludwigite], la szaibelyite, la larderellite, la boracite, l’hambergite, la canavesite, ecc.