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Collezioni ScientificheSolfati, Cromati, Molibdati, Tungstati

In questa classe, costituita da circa duecentocinquanta specie, sono presenti molti importanti e significativi minerali di interesse sia industriale sia museale e collezionistico. Il gruppo è caratterizzato dalla presenza del gruppo anionico solfato in cui lo zolfo coordina quattro atomi di ossigeno, posti ai vertici di un tetraedro, a loro volta legati ad uno o più cationi ed eventualmente ad altri gruppi anionici, con la presenza o meno di acqua. Nella struttura dei solfati i tetraedri non sono a diretto contatto tra loro. 

La maggior parte dei solfati si forma per alterazione nelle zone di ossidazione di vari giacimenti metallici oppure per evaporazione di acque salate marine o lacustri. Solo la barite e pochi altre specie si trovano in filoni di genesi idrotermale come minerali primari.

Tra i minerali oggetto di sfruttamento industriale oltre alla barite si ricordano il gesso, la celestina, l’anidrite, l’alunite, l’epsomite e la kieserite. Molto ricercate per le pregevoli cristallizzazioni sono inoltre la thenardite, la glauberite, l’anglesite, la brochantite, la leonite, la linarite, la cianotrichite, l’hanksite, l’ettringite, ecc. Specie di interesse scientifico sono anche la calcantite, la melanterite e l’alunogeno

Alcuni composti in cui lo zolfo viene sostituito da un altro elemento come il selenio, il tellurio, il cromo, il molibdeno o il tungsteno, da cui si ottengono i corrispondenti seleniati, tellurati, cromati, molibdati e tungstati (o wolframati), sono inseriti nella classe dei solfati in quanto caratterizzati da analogo motivo strutturale. Particolarmente apprezzate per la varietà e la perfezione delle forme dei cristalli sono la crocoite tra i cromati, la wulfenite e la powellite tra i molibdati, la scheelite e la stolzite tra i tungstati.

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