Collezioni ArchivisticheCase di civile abitazione a Bolzano.
Progetto per la realizzazione di un edificio di civile abitazione tra via IX maggio e via dell'Endertà a Bolzano.
Il capitale privato ha un peso determinante negli investimenti sul territorio. Accanto a una necessità di rinnovamento e risanamento del vecchio tessuto urbano lo Stato si trova spesso a non avere i mezzi finanziari per portare a temine le iniziative, dovendo già investire il capitale pubblico su altri fronti. Abbiamo visto che in questo senso saranno molto importanti le Compagnie di Assicurazione, non solo sul territorio torinese, ma su tutto il territorio nazionale (soprattutto nel nord e nel centro dove la loro attività avrà una maggiore incidenza). Anche a Bolzano quindi Melis si trova a progettare- sempre in collaborazione con l'ingegner Giovanni Bernocco- una serie di edifici di proprietà della Società Reale Mutua di Assicurazioni. L'intervento costituisce in realtà solo una piccola parte di un più vasto intervento di ampliamento cittadino iniziato con il Piano Regolatore e di Ampliamento del 1929. Tale Piano Regolatore è uno dei primi e più importanti della nuova urbanistica italiana, riveduto, modificato ed in gran parte riprogettato ex-novo nel 1933 dall'arch. Marcello Piacentini. Il fabbricato della Società, una nuova casa per abitazioni medie civili, sarà collocato tra le vie dell'Endertà, Littoria, corso IX maggio ed una nuova via. L'edificio, realizzato nel 1939, è costituito da 49 alloggi, distribuiti su cinque piani e serviti da 6 scale, tre portinerie e 15 autorimesse. Esso non ha nulla della monumentalità della piazza realizzata poco distante da Piacentini. La sobrietà dei prospetti dimostra infatti una maturazione di Melis e una sua maggiore adesione allo stile moderno. Il pianterreno è costituito da portici unicamente sulla via Littoria, mentre nella parte ricurva, la nuova via, è adibito a alloggi. La manica contenente le autorimesse divide il cortile in due parti: una al servizio delle autorimesse stesse e l'altra adibita a giardino. Particolarmente interessante è la distribuzione interna degli alloggi che, se confrontata con quella dell'edificio in c.so Re Umberto, realizzato alla fine degli anni venti, rivela una crescita ed un netto distacco dall'eclettismo cui le prime opere sono ancora legate. L'uso dei materiali di rivestimento sembra essere un segno di riconoscimento dell'architetto. Ancora una volta il contrasto cromatico è tutto giocato tra il rosso chiaro di mattonelli speciali e il bianco avorio dell'intonaco per il corpo centrale. Il basamento invece sarà interamente in Bianco Pila alla martellina fina. Altro elemento connotativo dell'opera di Melis sono i terrazzi, in parte pergolati, sui quale saranno disposte le lavanderie al servizio dei rispettivi inquilini. I corpi centrali su via Littoria e sulla nuova via sono in rilievo, secondo un espediente che sarà molto ricorrente nel periodo - basta pensare al Palazzo per gli uffici Gualino a opere di Montalcini e Pagano- e che rivela, ancora una volta, una certa attenzione da parte di Melis al panorama culturale coevo. L'affaccio sulla via Littoria è collegato all'edificio limitrofo attraverso un passaggio porticato carrabile di chiaro gusto classico. L'unico elemento di uniformità tra questo e la casa è l'altezza del portico, anche se nel primo caso sarà risolto con archi e nel secondo con un sistema di architravi in cemento armato. Di particolare bellezza e maestria è la realizzazione grafica del progetto, soprattutto nelle vedute prospettiche sulle varie vie.
Il capitale privato ha un peso determinante negli investimenti sul territorio. Accanto a una necessità di rinnovamento e risanamento del vecchio tessuto urbano lo Stato si trova spesso a non avere i mezzi finanziari per portare a temine le iniziative, dovendo già investire il capitale pubblico su altri fronti. Abbiamo visto che in questo senso saranno molto importanti le Compagnie di Assicurazione, non solo sul territorio torinese, ma su tutto il territorio nazionale (soprattutto nel nord e nel centro dove la loro attività avrà una maggiore incidenza). Anche a Bolzano quindi Melis si trova a progettare- sempre in collaborazione con l'ingegner Giovanni Bernocco- una serie di edifici di proprietà della Società Reale Mutua di Assicurazioni. L'intervento costituisce in realtà solo una piccola parte di un più vasto intervento di ampliamento cittadino iniziato con il Piano Regolatore e di Ampliamento del 1929. Tale Piano Regolatore è uno dei primi e più importanti della nuova urbanistica italiana, riveduto, modificato ed in gran parte riprogettato ex-novo nel 1933 dall'arch. Marcello Piacentini. Il fabbricato della Società, una nuova casa per abitazioni medie civili, sarà collocato tra le vie dell'Endertà, Littoria, corso IX maggio ed una nuova via. L'edificio, realizzato nel 1939, è costituito da 49 alloggi, distribuiti su cinque piani e serviti da 6 scale, tre portinerie e 15 autorimesse. Esso non ha nulla della monumentalità della piazza realizzata poco distante da Piacentini. La sobrietà dei prospetti dimostra infatti una maturazione di Melis e una sua maggiore adesione allo stile moderno. Il pianterreno è costituito da portici unicamente sulla via Littoria, mentre nella parte ricurva, la nuova via, è adibito a alloggi. La manica contenente le autorimesse divide il cortile in due parti: una al servizio delle autorimesse stesse e l'altra adibita a giardino. Particolarmente interessante è la distribuzione interna degli alloggi che, se confrontata con quella dell'edificio in c.so Re Umberto, realizzato alla fine degli anni venti, rivela una crescita ed un netto distacco dall'eclettismo cui le prime opere sono ancora legate. L'uso dei materiali di rivestimento sembra essere un segno di riconoscimento dell'architetto. Ancora una volta il contrasto cromatico è tutto giocato tra il rosso chiaro di mattonelli speciali e il bianco avorio dell'intonaco per il corpo centrale. Il basamento invece sarà interamente in Bianco Pila alla martellina fina. Altro elemento connotativo dell'opera di Melis sono i terrazzi, in parte pergolati, sui quale saranno disposte le lavanderie al servizio dei rispettivi inquilini. I corpi centrali su via Littoria e sulla nuova via sono in rilievo, secondo un espediente che sarà molto ricorrente nel periodo - basta pensare al Palazzo per gli uffici Gualino a opere di Montalcini e Pagano- e che rivela, ancora una volta, una certa attenzione da parte di Melis al panorama culturale coevo. L'affaccio sulla via Littoria è collegato all'edificio limitrofo attraverso un passaggio porticato carrabile di chiaro gusto classico. L'unico elemento di uniformità tra questo e la casa è l'altezza del portico, anche se nel primo caso sarà risolto con archi e nel secondo con un sistema di architravi in cemento armato. Di particolare bellezza e maestria è la realizzazione grafica del progetto, soprattutto nelle vedute prospettiche sulle varie vie.
- Metadati
- Relazioni
Data
- Data CA:
- 1936 - 1938
- Data:
- 1936 - 1938
- Motivazione della cronologia:
- data presente sul documento
- Tipo data:
- data della documentazione
Numerazione definitiva
- N. definitivo:
- 47
- Prefisso della numerazione:
- MLS
- Numerazione definitiva (migrazione):
- MLS 47. 1-61
Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- 61 unità documentaria
Descrittori
- ,pianificazione
Per accedere all'archivio