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Collezioni ScientificheOssidi e Idrossidi

Nel gruppo degli ossidi sono raggruppati quei composti naturali, di solito caratterizzati da legami ionici forti, in cui l’ossigeno è legato ad uno o più metalli. All’interno della classe i parametri fisici (densità, durezza, colore, lucentezza, ecc.) sono estremamente variabili. 

Il quarzo, con i vari polimorfi della silice, è l’ossido più comune in natura e costituisce oltre il 10% della crosta terrestre. Tra le molte varietà macrocristalline del quarzo sono note quelle viola (ametista), gialla (citrino), bruno-chiara (affumicato), bruno-nerastra (morione), rosa e incolore (cristallo di rocca). Con il nome di calcedonio si intendono poi le varietà compatte, fibrose o granulari micro - o cripto-cristalline. Tra i minerali del gruppo c’è anche l’opale, prevalentemente bianco, ma noto anche in alcune varietà policrome, spesso di interesse gemmologico. 

Nella stessa classe sono compresi anche gli idrossidi, composti in cui l’ossigeno è sostituito, del tutto o in parte, da uno o più gruppi ossidrile. In natura gli idrossidi si trovano di preferenza concentrati nella parte superficiale, di alterazione, dei giacimenti metalliferi primari. Tra le specie più note si possono ricordare: la brucite, la manganite, la goethite e la lepidocrociteAlcuni ossidi ed idrossidi di ferro, di alluminio, di manganese, di uranio formano delle miscele, microcristalline o pulverulente, mineralogicamente mal definite, dette rispettivamente limonite, bauxite, wad, gummite, interpretabili a rigore come rocce residuali.

Nella classe degli ossidi sono inseriti anche alcune categorie di composti (arseniti, antimoniti, bismutiti, solfiti, seleniti, telluriti e iodati) molto rari in natura.

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