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Collezioni ScientificheSolfuri

Questa importante classe comprende principalmente i minerali derivati dalla combinazione di uno o più metalli e/o semimetalli con lo zolfo. La classe annovera un gran numero di specie, e tra queste la maggioranza dei minerali metalliferi di interesse industriale.

Caratteri comuni al gruppo sono per lo più l’aspetto metallico, l’elevato peso specifico, le proprietà tipiche dei semiconduttori e la bassa durezza. La maggior parte delle specie è costituita da minerali opachi con colore e striscio di polvere caratteristici. I minerali non opachi, come il cinabro, il realgar o l’orpimento, hanno indici di rifrazione molto alti e si lasciano attraversare con difficoltà dalla luce. Tra i minerali più comuni si possono ricordare: l’acantite, la calcocite, la molibdenite, la galena, la sfalerite e la wurtzite, il cinabro, il realgar, l’orpimento, la covellite, l’arsenopirite, la stibnite (o stibina o antimonite), la bornite, la calcopirite, la pirite e la marcasite, la pirrotite, la bismutinite ecc.

 

Per convenzione nella classe dei solfuri sono compresi anche alcune combinazioni di metalli e di semimetalli (seleniuri, tellururi, antimoniuri, arseniuri). Tra le specie più note ci sono la silvanite, la discrasite, la löllingite, la nickelina (o niccolite), la rammelsbergite, la skutterudite e la smaltite

A questa classe appartengono anche alcuni solfuri complessi detti solfosali, una sottoclasse in cui i semimetalli (arsenico, antimonio, bismuto, e più raramente anche vanadio, germanio, tellurio) si legano con metalli e lo zolfo. Sono minerali di aspetto per lo più metallico che presentano una grande varietà di composizione chimica e sono spesso caratterizzati da perfette cristallizzazioni. Si possono citare la pirargirite e la proustite (detti “argenti rossi” per il loro colore), la tetraedrite e la tennantite, la bournonite, la boulangerite, l’enargite, la jamesonite, la cilindrite, ecc.

 

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