Dall’Archivio Mosca alle collezioni per la didattica
Per l’edizione 2021 della Notte degli Archivi, dedicata al tema delle generazioni, il Politecnico di Torino presenta una selezione di carte del fondo della famiglia Mosca, volte a documentare le relazioni con modelli e documenti provenienti dalle collezioni scientifiche.
Il nome di Carlo Bernardo Mosca è noto ai torinesi soprattutto per il ponte sulla Dora a lui intitolato, quel Ponte Mosca, che attraversa la Dora Riparia sull’asse di Corso Giulio Cesare. Costruito a partire dal 1823 e inaugurato ufficialmente il 15 agosto 1830, rappresenta per l’epoca un progetto audace di ponte ad arco in pietra, con campata unica fortemente ribassata e una luce di 45 metri.
Il giovane Carlo Bernardo Mosca presso la Scuola di applicazione per gli ingegneri segue i corsi di Costruzioni tenuti dal professor Giovanni Curioni e con lui si laurea nel 1873. Fin dal principio della sua attività di ricerca e insegnamento, l’attenzione del professore è volta all’analisi teorica e sperimentale della resistenza dei materiali e alla deformazione dei sistemi elastici. Per l’insegnamento Curioni si dota di una collezione di modelli, realizzata tra il 1860 e il 1887 da Giovanni Blotto, modellatore, il cui laboratorio ha sede presso la Scuola. Della collezione rimangono circa 150 esemplari, in scala, interamente realizzati in legno. Di grande rilievo sono le maquettes dei ponti torinesi Regina Margherita, Mosca e Isabella.
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Le trasformazioni di via Roma a Torino lette attraverso le carte dei fondi Paolo Musso, Armando Melis de Villa e Società Nazionale Officine di Savigliano.
Percorso creato in occasione de La Notte degli archivi 2022, Change.
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