Sabato 23 novembre 2024 a Invorio a partire dalle 9.15
La Scuola d’applicazione per gli Ingegneri di Torino è istituita a seguito della Legge Casati sul riordinamento dell’Istruzione pubblica.
Con sede al Castello del Valentino, la scuola ospita la didattica e la ricerca nel settore dell’ingegneria civile e i corsi di architettura, a cui si aggiungono nel tempo collezioni, gabinetti e laboratori sperimentali.
E’ istituito il Regio Museo Industriale di Torino su emanazione del Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio, con sede in via dell’Ospedale 32 (oggi via Giolitti) a Torino.
Il Museo Industriale ha lo scopo di promuovere l’istruzione industriale e il progresso dell’industria e del commercio. A tale scopo, l’istituto è concepito come un’esposizione permanente e operante di ogni mezzo di sviluppo e progresso offerto dall’industria e affianca la Scuola di applicazione nella formazione degli ingegneri.
Presso la Scuola di Applicazione per gli Ingegneri di Torino si costituisce, a supporto della didattica, la Collezione di modelli di costruzioni voluta da Giovanni Curioni, titolare della cattedra di Costruzioni tra il 1865 e il 1887.
Il nuovo stabilimento idraulico al Castello del Valentino sostituisce lo stabilimento della Parella istituito da re Carlo Emanuele III nel 1765 e allora diretto dall’ingegner Francesco Domenico Michelotti. Lo stabilimento della Parella è utilizzato dalla Scuola di applicazione per gli ingegneri fino alla costruzione, presso la propria sede, di un nuovo stabilimento per gli esperimenti idraulici.
Presso la Scuola di applicazione per gli ingegneri di Torino si costituisce, a supporto della didattica, il Gabinetto di Architettura poi Gabinetto di Architettura antica e tecnica degli stili, attivo dal 1885 al 1939, voluto da Giovanni Angelo Reycend titolare della cattedra di Architettura dal 1877 al 1918.
Con la fusione tra la Scuola di applicazione per gli Ingegneri di Torino e il Regio Museo Industriale è costituito il Politecnico di Torino. La nuova scuola mantiene entrambe le sedi: al Castello del Valentino e nell’edificio dell’ex Museo industriale.
Le sue finalità sono formare ingegneri e architetti e promuovere studi e attività per il progresso industriale e commerciale del Paese.
A seguito dei bombardamenti della notte dell’8 dicembre 1942, la sede di via dell’Ospedale 32 (ex Museo Industriale) viene completamente distrutta, con la conseguente perdita di una parte significativa delle collezioni conservate al suo interno.
Il tragico evento rende ancora più urgente la realizzazione di una nuova sede per la scuola politecnica, già oggetto di dibattito da diversi anni.
Si inaugura la nuova sede del Politecnico di Torino in corso Duca degli Abruzzi 24, nell’area su cui sorgeva l’impianto sportivo dello Stadium. Presso la nuova sede sono trasferiti i corsi di ingegneria. Al Castello del Valentino rimane la facoltà di Architettura.
Con l’acquisizione del fondo Dezzutti e dei fondi Eugenio Mollino e Carlo Mollino, Roberto Gabetti, direttore della Biblioteca centrale di Architettura, istituisce la Sezione Archivi.